Come scegliere l’idraulico: l’identikit del buon professionista

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Come scegliere l’idraulico? Prima o poi, tutti si pongono questa domanda. L’idraulico è uno di quei professionisti cui prima o poi si deve fare riferimento. D’altronde, che si verifichi un problema agli impianti, prima o poi, è quasi certo. Tanto vale giungere preparati e quindi affidarsi a un professionista degno di questo nome, che possa erogare un servizio di qualità, se possibile risolutivo, dal prezzo congruo.

Ne parliamo in questa breve ma esaustiva guida, dove descriveremo l’identikit del buon idraulico e forniremo qualche consiglio pratico per scegliere in fretta e bene.

Un professionista non vale l’altro

Il primo punto da metabolizzare è che un idraulico non vale l’altro. Ciò è vero per tutti i professionisti, ma a maggior ragione per quelli che svolgono attività soggette ad ampio margine di errore, come per l’appunto gli idraulici. Il servizio può essere di qualità, e quindi risolutivo, almeno per quello che le circostanze consentono. Tuttavia, può lasciare a desiderare, e in quel caso gli inconvenienti sono numerosi. Il più frequente consiste nel dover mettere mano al portafoglio in tempi brevi, in quanto l’intervento ha rivelato una efficacia solo temporanea.

Ciò pone in essere la necessità di scegliere l’idraulico con raziocinio ed efficacia, di profondere impegno in fase di valutazione e di non farsi prendere dalle esigenze contingenti, che spesso e volentieri rispondono a dinamiche emergenziali. Non è affatto raro, infatti, che ci cerchi l’idraulico solo a guaio avvenuto, quando il tempo scarseggia e si vive una condizione di stress.

Qualche consiglio per scegliere un buon idraulico

Scegliere bene l’idraulico significa seguire alcuni accorgimenti piccoli, ma niente affatto scontati. Per inciso, questi consigli valgono in tutti i contesti, che scegliate l’idraulico Torino, a Roma, a Milano o piuttosto nelle piccole città.

  • Sceglierlo per tempo. Ne abbiamo già fatto cenno: decidere in emergenza significa decidere male. Dunque, tanto vale raccogliere un paio di nomi, valutarne le competenze e conservari in rubrica.
  • Non lesinare impegno. Valutare i professionisti è sempre abbastanza complicato, anche perché occorre passare in rassegna competenze specialistiche, che vanno oltre il proprio bagaglio. Dunque è necessario profondere impegno e mettersi di buona lena.
  • Evitare il passaparola “spiccio”. Il passaparola è una tentazione molto invitante. Affidarsi ai nomi proposti da parenti e amici significa tagliare la testa al toro, risparmiare tempo e fatica. Si tratta però di un errore, in quanto il metodo è fallace, risponde a dinamiche che poco hanno a che vedere con una schietta analisi delle competenze. Più che altro, i fattori in gioco sono emotivi/affettivi.

Le caratteristiche del buon idraulico.

Dunque, quali sono le caratteristiche che fanno di un idraulico… Un buon idraulico? Ecco una panoramica.

  • Non lavora da solo. L’idraulico inserito in un team, in una ditta che presta servizi di riparazione impianti, è certamente più affidabile. Il motivo è semplice: ha già superato una selezione a monte.
  • Ha molte competenze ma è anche specializzato. Un buon idraulico “sa fare tutto”, dunque è in grado di rispondere a un ampio ventaglio di emergenze. Allo stesso tempo, però, è specializzato in una gamma particolare di servizi.
  • E’ trasparente, portato al dialogo. Un idraulico dev’essere capace di descrivere il problema e presentare la soluzione in modo chiaro e comprensibile. Soprattutto, deve fornire informazioni specifiche circa i costi, in modo che il cliente possa farvi fronte con serenità.

Sullo sfondo, l’importanza dei feedback e della reputazione. Non si tratta di cedere al passaparola, ma di utilizzare come arma per la valutazione l’esperienza degli ex clienti, che da che mondo è mondo si configura come la migliore cartina di tornasole per la qualità di un servizio.