L’otturazione del lavello oppure del lavandino del bagno, o della cucina, è uno di quei problemi domestici che almeno una volta nella vita è capitato a tutti.
Questo problema, che già di per sè è una scocciatura, a seconda della sua gravità e delle circostanze in cui si verifica può causare una vera e propria impossibilità di usare la cucina o il bagno, dando un drammatico stop a tutte le funzionalità di base di alcune delle parti della casa più frequentate ed utilizzate.
Quando si parla di lavandino intasato ci si riferisce in particolar modo alle tubazioni di scarico, che vanno distinte da quelle che sono le tubazioni di carico. Inoltre è bene fare attenzione anche alla causa dell’otturazione: se siamo in cucina sicuramente il lavandino sarà intasato a causa dei residui di cibo mescolati ad olio e sapone per i piatti (questi ingredienti miscelati tra loro creano un mix potentissimo che, una volta solidificato, va ad intasare totalmente il lavandino).
In bagno, invece, i principali nemici dei tubi sono i capelli, i peli e tutti gli eventuali saponi che si utilizzano.
Per risolvere il problema di un lavandino intasato il miglior consiglio che si può dare è quello, se vive in zona, di rivolgersi ad un idraulico a Torino, così da far mettere le mani nel lavandino ad una persona competente e capace. Tuttavia esistono anche dei consigli casalinghi da poter mettere in pratica per sturare un lavandino. Vediamoli insieme.
Acqua bollente e stantuffo
L’acqua bollente è uno degli strumenti più semplici da reperire per cercare di sturare un lavandino intasato, ma allo stesso tempo anche uno dei più efficaci.
L’acqua calda, infatti, grazie alle sue alte temperature va ad ammorbidire il tappo che si è creato nel tubo di scarico, andando a disostruirlo completamente e nel giro di pochi minuti.
L’acqua bollente può anche essere eventualmente accompagnata da altre sostanze come il sale e l’aceto: questi ultimi, mischiati insieme e diluiti successivamente nell’acqua, sono un mix molto potente per sciogliere sostanze di ogni tipo dentro allo scarico del lavandino.
Tutto ciò che serve per agire con l’ausilio di questi ingredienti è una pentola ed uno stantuffo. La pentola dovrà essere piena di acqua e dovrà essere messa sul fuoco fino a completa ebollizione. Quando l’acqua bolle, facendo attenzione a non scottarsi, potrà essere versata direttamente nello scarico del lavandino tutta in una volta. Una volta defluita si potrà iniziare ad armeggiare con lo stantuffo fino a che non si sentirà un forte suono e tutta l’acqua stagnante nel lavandino andrà a defluire totalmente.
Aceto e bicarbonato di sodio
Se l’acqua bollente non dovesse bastare a disostruire il nostro lavandino, ci si può sempre affidare a due delle armi chimiche più potenti in ogni cucina: l’aceto ed il bicarbonato di sodio. Non tutti lo sanno, ma entrambe le sostanze hanno un altissimo potere scrostante. Inoltre, nel momento in cui vengono mescolate tra loro moltiplicano il loro potere d’azione diventando uno strumento realmente capace di sturare ogni tipo di tubatura.
Per usare aceto e bicarbonato nel processo di disostruzione di un lavandino occorre procedere in questo modo. come prima cosa, versare un bicchiere di bicarbonato di sodio direttamente nel tubo intasato, e successivamente aggiungere anche un bicchiere di aceto di vino rosso. Non appena le sostanze saranno a contatto l’una con l’altra si potrà assistere agli effetti della reazione chimica, ovvero la creazione di una schiuma frizzante color rosa.
Dopo aver mescolato le sostanze del tubo sarà necessario attendere circa un paio di ore e ripetere nuovamente la procedura, aggiungendo però anche dell’acqua bollente e lavorando con lo stantuffo come spiegato precedentemente.
Questo procedimento, se fatto con precisione, dovrebbe dissolvere tutte le sostanze che intasano il lavandino.